Alcune settimane fa ci siamo occupati – oltretutto perché la vicenda ha visto protagonista il nostro Studio Legale – dell’intervento dell’EUIPO (e della giurisprudenza in materia) sulla possibilità di registrare un marchio sonoro. Oggi ci occupiamo degli slogan e in modo particolare di quelli che danno indicazioni di qualità o che invitano espressamente il cliente ad acquistare quel prodotto o quel servizio. Anche in questo caso l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) è intervenuto chiarendo alcuni interessanti aspetti.

La registrazione di uno slogan

Perché un marchio possa essere registrato è necessario, tra gli altri, che abbia l’elemento della riconoscibilità (o meglio della distintività) in modo che il potenziale acquirente possa distinguerlo da quello relativo a prodotti e servizi di altre aziende. I marchi che contengono indicazioni di qualità o che abbiano espressioni che invitino gli acquirenti a comprare quei prodotti o servizi non sono esclusi da questa possibilità. Ma ad alcune condizioni.

Perché i marchi contenenti uno slogan possano essere registrati, infatti, è necessario che, oltre all’elemento promozionale, abbiano una chiara identità tale da consentire al pubblico potenziale cliente di avere la capacità di permettere un’immediata e semplice memorizzazione della sequenza di parole utilizzate.

Un segno è infatti distintivo solamente se permette di percepire immediatamente l’indicazione dell’origine commerciale dei servizi e dei prodotti cui si fa riferimento. La prassi giurisprudenziale, infatti, si basa sul fatto che i consumatori non sono particolarmente attenti; se un segno non fornisce immediatamente il riferimento alla sua provenienza da una determinata azienda, non andrà a cercare nel segno possibili funzioni, né lo memorizzerà come marchio.

Ecco perché per poterlo considerare tale e renderlo oggetto delle tutele previste dalla registrazione l’informazione veicolata da quel segno non deve essere solamente promozionale e astratta, ma il carattere distintivo deve essere totale e complessivo di tutte le parole che compongono lo slogan (e non prese singolarmente).

È su questi presupposti che l’EUIPO ha negato la registrazione come marchio allo slogan TAKE FIVE. Nella sentenza del 1 settembre 2022 relativa al procedimento R 664/2022, infatti, si precisa come tale slogan non possa essere considerato idoneo a svolgere la funzione imprescindibile di fornire l’indicazione dell’origine commerciale dei relativi prodotti.

Lo slogan TAKE FIVE, infatti, secondo l’EUIPO, non fornisce informazioni sui prodotti (appartenenti alla classe 32) ma esprime un semplice e generico valore elogiativo che invita il potenziale cliente all’acquisto senza fornire le informazioni sulla provenienza e la finalità del prodotto.

Come registrare uno slogan

Questa vicenda è l’ennesima conferma, come per altre simili (seppur su caratteristiche e argomenti differenti), di come la registrazione di un marchio sia un’attività non così semplice e immediata come si possa pensare. Un’attività, infatti, che richiede un attento e profondo lavoro di analisi preventiva, di elaborazione e redazione della domanda e, laddove sussistano gli elementi, di ricorso alle autorità competenti per far valere le proprie ragioni.

Un lavoro che può essere svolto esclusivamente da uno Studio Legale specializzato in materia che conosca la materia e sia costantemente aggiornato sugli orientamenti giurisprudenziali e di prassi e che possa quindi offrire consulenza e aiuto in tutte le fasi della procedura. Per informazioni e richiedere una consulenza il nostro Studio Legale si occupa con successo della valutazione, predisposizione e redazione delle pratiche per le domande di registrazione di un marchio.